Nicolò Guarrera, conosciuto sui social come Pieroad, ha concluso sabato 13 settembre un’impresa straordinaria: un giro del mondo a piedi iniziato cinque anni fa. Dopo avere camminato lungo decine di migliaia di chilometri, attraversando Europa, America, Oceania e Asia, è finalmente tornato a Malo, il piccolo paese in provincia di Vicenza da cui tutto era partito. Il suo arrivo è stato festeggiato da alcune decine di persone che lo hanno accompagnato nell’ultimo chilometro lungo le vie della sua città, immortalato in un video condiviso su Instagram.

Nicolò Guarrera – Pieroad PH IG
Chi è Pieroad e come è nata l’impresa
Nicolò Guarrera, sui social Pieroad, è noto come l’italiano che ha attraversato quattro continenti a piedi. Partito il 9 agosto 2020, in un momento in cui la pandemia metteva ancora molte incertezze, Guarrera ha deciso di affrontare il mondo nella maniera più semplice e antica possibile: camminando. Negli anni successivi ha guadagnato grande popolarità sui social, soprattutto perché ha saputo raccontare con spontaneità e sincerità le sue esperienze, le persone incontrate e il rispetto per la natura, promuovendo uno stile di vita lento e sostenibile.
Il viaggio è iniziato seguendo la costa meridionale francese e poi la Spagna, sfruttando il celebre Cammino di Santiago per abituarsi alla fatica e alle lunghe camminate quotidiane. Da Huelva si è spostato alle Isole Canarie, poi ha attraversato l’Atlantico in catamarano fino a Panama. In America Latina ha camminato verso sud, da Quito fino alla Terra del Fuoco, passando per Ecuador, Perù e Cile.
Da lì una tappa in Australia, dove ha percorso sei mesi da Sydney a Darwin attraversando in gran parte il deserto.

Nicolò Guarrera – Pieroad PH IG
Nel 2023 si è concentrato sull’Asia, attraversando diverse regioni dell’India, da Calcutta a Mumbai, prima che problemi burocratici lo obbligassero a modificare il percorso originario. Da Mumbai è volato in Oman, da cui ha risalito la penisola arabica e visitato Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Iraq, Iran, Armenia, Georgia e Turchia.
Una vita in cammino
Durante il viaggio ha mantenuto una rigorosa routine: sveglia all’alba, percorrenza media di 40 km al giorno, pause per il pranzo e soste per montare la tenda in luoghi sicuri. Ha affrontato difficoltà culturali e linguistiche, come la morsicatura di un cane in India o la solitudine in tratti desertici.
Un elemento che ha caratterizzato il viaggio è stato Ezio, il passeggino da trekking che trasportava il suo equipaggiamento, fedele compagno di viaggio. Un altro alleato importante è stato il padre di Nicolò, definito “uomo bionico” per la sua resistenza e spirito d’avventura.
La notorietà di Guarrera è esplosa grazie ai video quotidiani e a uno stile narrativo diretto e coinvolgente. Il suo viaggio è stato sostenuto da sponsor, risparmi personali e donazioni di chi si è appassionato alla sua storia. Oggi si prepara a raccontare la sua avventura in un libro, progetto già avviato con una casa editrice.
Sul suo sito pieroad.it, Nicolò descrive così la genesi della sua impresa: partì da un’idea nata in un appartamento per studenti a Parma, nella sua “vestaglia blu con il drago giallo”, simbolo del dualismo tra la vita sedentaria e lo spirito instancabile del viaggiatore.
“Non solo chi comincia, ma soprattutto chi persevera.”
A cura di Davide Cannata

