Lorenzo Zanotti e l’intimità trasformata in arte
Orma ART inaugura con entusiasmo L’intruso, la più vasta esposizione dedicata al giovane pittore italiano Lorenzo Zanotti, che affida alla pittura i suoi pensieri più nascosti. Attraverso un percorso profondo e meditato, Lorenzo Zanotti trasforma emozioni intime in immagini, custodendole nel silenzio del suo studio fino al momento della rivelazione. Barbara Magliocco, curatrice della mostra, struttura questa esperienza in tre momenti distinti: Cicli domestici, Benvenuto e Anatomia di un’assenza.
La mostra sarà visitabile dal 6 giugno al 30 giugno 2025.
Un cammino artistico tra memorie e visioni
Con più di 17 opere, molte delle quali mai esposte prima, L’intruso racconta l’evoluzione di un linguaggio pittorico originale e sensibile. L’artista intreccia visioni isolate, memorie personali e riflessioni interiori in un racconto visivo ricco di silenzi e tensioni. Secondo Barbara Magliocco, «lo spettatore entra in uno spazio sospeso e immaginativo, dove ogni frammento suggerisce percorsi soggettivi e narrazioni aperte».
Interni domestici e apparizioni archetipiche
Il percorso prende avvio tra le pareti calde degli ambienti domestici, dove Lorenzo Zanotti dipinge spazi familiari con ocra avvolgente e arredi essenziali, accompagnati da raffinate esplorazioni prospettiche. In questo contesto nasce una svolta decisiva: appare una figura ricorrente, un personaggio simbolico — calvo, con occhi incavati e naso prominente — che attraversa la mostra come un elemento narrativo centrale. Questo archetipo umano si manifesta come l’intruso, un’entità che si muove al margine, in una realtà che lo contiene ma non lo accoglie.
Solitudini condivise e paesaggi emotivi
Quella figura si aggira nelle tele, a volte sola, a volte ignorata dagli altri, come se vivesse una disconnessione costante. I colori dominanti — blu petrolio e verde giada — rafforzano questa distanza emotiva, restituendo corpi che si sfiorano senza unirsi, come se ogni incontro restasse incompiuto. Tuttavia, questa sensazione di lontananza riflette anche una condizione condivisa, qualcosa che risuona in ciascuno di noi: un paesaggio interiore attraversato da vibrazioni silenziose ma intense.
Una pittura che racconta la verità del vivere
Lorenzo Zanotti utilizza la pittura per mettere a nudo la vita, senza filtri. I suoi quadri mostrano la realtà nuda, fatta di dubbi, fragilità, bellezza improvvisa e imperfezione. Ogni opera abbraccia il contrasto tra sublime e quotidiano, celebrando l’armonia possibile tra estremi opposti. Come scrive Nietzsche in Crepuscolo degli idoli, «Che cos’è il bello? Tutto ciò che riesce. Che cos’è il brutto? Tutto ciò che fallisce.» In questo spazio incerto tra due poli, Lorenzo Zanotti costruisce la sua poetica, un intreccio continuo di equilibrio e frattura, che rende la sua pittura profondamente umana.
Orma ART, via dei Bossi 2/A, 20121 Milano MI
www.ormaart.com | @orma_art
A cura di Nadia Raimondi
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