Da secoli, Venezia porta con sé il soprannome di “Serenissima”, un appellativo che non rappresenta solo un vezzo linguistico, ma racchiude il senso profondo della sua identità storica e politica. I veneziani e gli storici continuano a usare questo titolo per evocare il prestigio della Repubblica di Venezia, uno degli Stati più longevi e rispettati nella storia europea.
La Repubblica di Venezia, nel suo nome ufficiale, si definiva “Serenissima Repubblica di Venezia”. Il termine “Serenissima” deriva dal latino serenus, che significa “calmo”, “limpido”, “pacifico”. I governanti veneziani adottavano questo appellativo per sottolineare l’ordine, la stabilità e la pace che dominavano il loro Stato. Mentre altri territori subivano rivoluzioni o colpi di Stato, Venezia manteneva una continuità politica e istituzionale che le garantiva prestigio internazionale.
Sistema politico unico in Europa
Il modello di governo veneziano sorprendeva per il suo equilibrio. Il Doge, figura simbolica di grande autorità, non esercitava il potere in modo assoluto. I consigli e gli organi collegiali lo affiancavano e regolavano ogni decisione con rigore. Questo assetto oligarchico evitava derive autoritarie e garantiva una gestione condivisa dello Stato. Grazie a questa architettura istituzionale, Venezia si distingueva tra le potenze europee per l’efficienza e la lungimiranza del suo governo.
Serenità riconosciuta anche all’estero
Il soprannome “Serenissima” non apparteneva soltanto a Venezia. Anche altre repubbliche, come Genova e San Marino, adottavano titoli simili. Tuttavia, solo Venezia riuscì a rendere quel titolo simbolo universale della propria grandezza. Ambasciatori, sovrani stranieri e cronisti europei riconoscevano alla Serenissima una reputazione di neutralità, solidità e pace. In virtù di questa immagine, molti si riferivano a Venezia semplicemente come la Serenissima, senza bisogno di specificarne il nome.
Oggi, anche dopo la fine della Repubblica nel 1797, Venezia conserva con orgoglio il titolo di Serenissima. L’appellativo vive nei documenti storici, nei libri, nel linguaggio turistico e nel cuore dei veneziani. Chiamare Venezia “la Serenissima” significa riconoscere la straordinaria eredità di civiltà, stabilità e bellezza che questa città ha saputo costruire e difendere per oltre mille anni.
In un’epoca in cui la politica spesso genera conflitti e instabilità, la memoria della Serenissima continua a offrire un modello di saggezza, equilibrio e pace, capace di ispirare anche il presente.
A cura di Nora Taylor
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