C’è un angolo affacciato sul Golfo di Trieste che non assomiglia a nulla di già visto. Portopiccolo, incastonato nel Comune di Duino Aurisina, è un luogo che parla sottovoce, ma con eleganza. Qui la natura si fa complice di un’idea abitativa esclusiva e curata in ogni dettaglio, tanto da valersi il soprannome – affettuosamente attribuito dai suoi ospiti più affezionati – di “Beverly Hills dell’Adriatico”.

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Il blu dell’acqua lambisce architetture sobrie e ricercate, mentre le falesie del Carso fanno da quinta naturale a un borgo sospeso tra riservatezza e bellezza autentica. Portopiccolo è un rifugio per chi desidera vivere il mare ogni giorno o anche solo per un fine settimana, in un pied-à-terre elegante o in una villa affacciata sull’orizzonte. Le soluzioni abitative, che spaziano da suite accessoriate ad appartamenti di design, sono concepite per unire funzionalità e stile in un equilibrio senza compromessi. Per scoprire le possibilità di soggiorno, è possibile consultare il sito www.portopiccoloapartments.com.
Vivere Portopiccolo oltre l’abitazione
Non si viene a Portopiccolo solo per abitare, ma per scegliere un modo di vivere: passeggiate tra boutique raffinate, pause in terrazza vista mare, momenti di benessere nelle spa tra le più prestigiose del Nord Italia. Tutto scorre in un’atmosfera sospesa, dove il superfluo scompare e resta solo l’essenziale.
Artisti, armatori, imprenditori e viaggiatori raffinati lo sanno: Portopiccolo non è solo una meta estiva. Il suo fascino cresce fuori stagione, tra il silenzio dell’inverno e la quiete inaspettata dell’alta stagione. Qui ogni giorno ha qualcosa da offrire, senza mai chiedere nulla in cambio.
La magia del Carso e i castelli vicini

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Alle spalle, il Carso protegge e incanta. Muretti a secco, sentieri panoramici, profumi di resina e rosmarino accompagnano l’esperienza. Poco più in là, due castelli raccontano storie d’altri tempi: quello di Duino, ancora abitato dai Principi della Torre e Tasso, e quello di Miramare, romantico rifugio dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo.
La costa, intanto, si svela tra pareti da arrampicata, vigneti che guardano il mare e insenature nascoste. Ma Portopiccolo è anche memoria e identità: a due chilometri, un sito paleontologico riporta indietro all’epoca dei dinosauri, mentre nel bosco si cela un tempio mitraico, traccia di culti antichi in una terra di confine.
L’incontro di culture e tradizioni locali
Un confine che qui non separa, ma unisce. L’italianità e la cultura slovena convivono nella vita quotidiana, fatta di piccoli riti condivisi. Come le Osmize, le tipiche osterie carsiche che aprono per pochi giorni all’anno, offrendo vino, salumi e formaggi in un’atmosfera sospesa nel tempo.
Chi arriva a Portopiccolo lo capisce subito: qui non si viene solo per passare del tempo, ma per dargli un significato. È un modo di vivere, fatto di qualità, lentezza, e bellezza senza ostentazione. È un privilegio che si sceglie.
A cura della Redazione
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