L’84° compleanno di Sergio Mattarella, il nostro Presidente, segna una riflessione sul ruolo istituzionale più influente dell’ultimo decennio, in un Paese attraversato da turbolenze politiche ed emergenze economiche.
Ben 10 anni e oltre sei mesi di permanenza al Quirinale e 84 anni ben portati per il presidente di origini siciliane. Nel giorno (23 luglio) in cui Sergio Mattarella compie 84 anni, la sua figura si staglia come una delle più stabili e rassicuranti nel panorama italiano degli ultimi dieci anni. Divenuto Presidente della Repubblica nel 2015, ha attraversato una delle fasi più complesse della storia repubblicana recente, affrontando crisi di governo a ripetizione, una pandemia globale e le conseguenze economiche di uno scenario internazionale sempre più instabile. La sua longevità istituzionale è diventata un elemento cruciale per la tenuta economica e sociale del Paese.
Una garanzia per l’economia e la fiducia internazionale
In un’Italia spesso ostaggio dell’instabilità politica, la presenza di Mattarella al Quirinale ha garantito una continuità necessaria per attrarre fiducia dai mercati internazionali e dagli investitori. La sua autorevolezza ha più volte evitato sbandamenti istituzionali che avrebbero potuto compromettere la tenuta dello spread e l’accesso al credito sovrano. Basti pensare al suo ruolo durante la formazione dei governi Conte e Draghi, quando la sua prudenza costituzionale è stata interpretata come un segnale positivo da Bruxelles e Francoforte.

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Anche durante la pandemia, quando l’economia italiana ha vissuto la sua contrazione più grave dal dopoguerra, Mattarella ha esercitato una moral suasion sottile ma efficace, contribuendo a mantenere l’unità nazionale in un momento in cui il tessuto produttivo era sotto pressione. Il sostegno al governo tecnico guidato da Mario Draghi, figura di garanzia per l’establishment europeo, è stato determinante per sbloccare i fondi del PNRR, dando respiro a una ripresa incerta ma indispensabile.
Un mandato prolungato, simbolo di responsabilità
Il settennato concluso nel 2022 si è poi trasformato in un prolungamento straordinario del suo mandato, scelta non priva di polemiche ma inevitabile in un contesto parlamentare incapace di trovare un’alternativa condivisa. Anche questo passaggio è stato letto come un messaggio di stabilità e maturità istituzionale in un Paese dove il ciclo politico ed economico tende a oscillare con troppa rapidità.
La voce dei valori e della coesione nazionale
Sul fronte interno, la figura di Mattarella ha spesso incarnato un richiamo ai valori costituzionali e alla coesione sociale in tempi di crescente polarizzazione. Sul piano economico, ha più volte ribadito la necessità di ridurre le disuguaglianze e garantire un accesso più equo alle opportunità, consapevole del rischio che le tensioni sociali possano trasformarsi in instabilità sistemica.
L’84° compleanno del Presidente è anche un’occasione per riflettere sul valore della continuità istituzionale in un’economia che ha bisogno di fiducia per crescere. Il suo decennio al Colle resterà probabilmente nella memoria collettiva come un’ancora in mezzo alla tempesta, un periodo in cui il Quirinale si è trasformato, più che mai, in un centro di gravità politica ed economica per l’intero Paese.
A cura di Nora Taylor
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