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Addio a Emilio Fede, storico direttore del Tg4

È morto a 94 anni il giornalista che ha segnato la televisione italiana con il suo stile unico e controverso, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo

Da Nora Taylor
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Emilio Fede, storico volto del giornalismo italiano, è morto il 2 settembre 2025 all’età di 94 anni. La notizia è stata confermata dalla figlia Sveva, che ha raccontato: «Mio padre ha sempre lottato fino all’ultimo. È stato un guerriero fino alla fine». Il giornalista si è spento nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, dove era ricoverato da tempo a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. La scomparsa di Fede segna la fine di un’epoca per la televisione italiana, considerando il suo ruolo di protagonista nel panorama mediatico dagli anni Sessanta fino ai primi anni Duemila.

Gli ultimi anni di vita

Negli ultimi anni, Emilio Fede ha vissuto lontano dalle luci della ribalta, ma ha continuato a mantenere un legame costante con il mondo della televisione. Pur riducendo le apparizioni pubbliche, ha partecipato come ospite fisso a trasmissioni televisive come il talk show “Punti di vista” su Cusano Italia TV. In parallelo, ha scritto una rubrica intitolata “Parole di Fede”, nella quale commentava temi di attualità e politica, sempre con il suo stile diretto e riconoscibile. Anche in età avanzata, ha dimostrato una sorprendente lucidità, partecipando a dibattiti e interviste, mostrando passione e curiosità verso le evoluzioni del giornalismo e della comunicazione in Italia.

La carriera giornalistica

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 24 giugno 1931, Emilio Fede ha iniziato la sua carriera giornalistica negli anni Cinquanta, collaborando inizialmente con la Rai. Il suo talento e la sua determinazione lo hanno portato a diventare una figura chiave del servizio pubblico, con reportage e approfondimenti realizzati in diversi Paesi del mondo. Nel 1961 è entrato stabilmente in azienda, distinguendosi per la capacità di raccontare con immediatezza eventi complessi e drammatici.

Fede è stato direttore del TG1 dal 1981 al 1983, portando innovazioni nella conduzione e nella struttura dei telegiornali. Tra i momenti più memorabili della sua carriera, si ricorda la gestione delle dirette televisive in situazioni di emergenza, come il caso del sequestro di Aldo Moro e altre vicende di rilievo nazionale e internazionale. Nel 1977 ha condotto la prima edizione a colori del TG1, un cambiamento storico per la televisione italiana, che ha aperto una nuova fase nella trasmissione delle notizie.

Nel 1989 Emilio Fede è passato a Fininvest, dove ha diretto il TG4 dal 1992 al 2012. Durante la sua direzione, ha consolidato il telegiornale come un punto di riferimento per milioni di spettatori italiani, con uno stile riconoscibile, diretto e spesso controverso. Ha avuto un ruolo centrale nella trasformazione della televisione commerciale italiana, contribuendo alla definizione di un modo di fare informazione caratterizzato dalla forte personalità dei conduttori e dalla capacità di rendere i contenuti accessibili al grande pubblico.

Il ricordo dei colleghi e della politica

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La morte di Emilio Fede ha suscitato un’ondata di cordoglio in tutto il mondo del giornalismo e della politica. Bruno Vespa lo ha ricordato come una figura fondamentale dei primi anni del servizio pubblico, sottolineando la sua capacità di affrontare la cronaca più complessa con professionalità e determinazione. La Rai ha definito Fede una «figura di spicco nel servizio pubblico», riconoscendo il suo contributo alla storia dell’informazione televisiva.

Anche personalità politiche come Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno espresso profondo cordoglio, ricordandolo come un giornalista che ha saputo raccontare l’Italia e i suoi protagonisti con chiarezza, spesso andando controcorrente ma senza mai perdere il suo stile personale. Molti colleghi hanno sottolineato la sua capacità di mescolare rigore professionale e spettacolarità, contribuendo a rendere la televisione un medium più vicino agli spettatori.

I funerali

I funerali di Emilio Fede si terranno giovedì 4 settembre 2025 alle ore 16:00 presso la parrocchia “Dio Padre” a Milano 2, Segrate. La camera ardente sarà allestita nella stessa giornata, riservata esclusivamente alla famiglia per rispettare le volontà del giornalista. La cerimonia rappresenterà un momento di raccolta per familiari, amici e colleghi che hanno condiviso con Fede lunghi anni di carriera e che vogliono rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della televisione italiana.

L’eredità di Emilio Fede

Con la scomparsa di Emilio Fede, l’Italia perde una delle figure più iconiche del giornalismo televisivo. La sua carriera ha attraversato decenni cruciali della storia italiana, dai grandi eventi politici e sociali degli anni Settanta e Ottanta fino alle trasformazioni dei media negli anni Duemila. Ha saputo raccontare con passione e professionalità le vicende del Paese, influenzando generazioni di giornalisti e spettatori. La sua eredità rimane viva nei ricordi di chi lo ha seguito, nelle immagini storiche delle sue dirette e nello stile inconfondibile che ha contraddistinto le sue trasmissioni.

A cura di Nora Taylor
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