La presentazione del libro a Palazzo Moroni
Ieri, 2 ottobre alle 16 in Sala Anziani a Palazzo Moroni a Padova si è tenuta la presentazione del nuovo libro di James Harpur “Il Vangelo della Gargouille” nell’ambito della Fiera delle Parole. Nel volume il poeta irlandese, tra le più celebrate voci della poesia spirituale contemporanea, intreccia mito, spiritualità e immaginazione, confermandosi tra le voci più significative e originali della poesia contemporanea.
La storia e i personaggi del libro
Si racconta di un poeta che risiede all’Irish College di Parigi fa dei sogni in cui vola fin sul tetto della cattedrale di Notre-Dame e incontra una gargouille. Non una semplice creatura di pietra, ma un essere capace di parlare ed esprimere emozioni, che sostiene di essere uno spirito perduto in cerca di salvezza attraverso una serie di incarnazioni. Nasce così un legame inatteso: in cambio delle visite del Poeta e delle sue conversazioni sulle grandi questioni dell’esistenza – l’amore, la bellezza, la preghiera, la poesia, il senso di Dio – la Gargouille promette di svelargli la risposta alla domanda che lo ossessiona: chi o cosa ha causato il grande incendio di Notre-Dame nel 2019?
Stile e influenze di James Harpur

james harpur ph press
Originale, dalle sonorità potenti e ricco di immagini sorprendenti, Il Vangelo della Gargouille si configura come una profonda meditazione sulla natura umana e sul suo rapporto con il Sacro e con la natura stessa. Harpur è essenzialmente un poeta interiore, mistico, affascinato dalla spiritualità, e le sue poesie sono dense di riferimenti sia alla tradizione cristiana sia ad altre tradizioni religiose e spirituali. Stilisticamente, manifesta una profonda simpatia per il filone mitopoietico della poesia, da Omero, Virgilio e Dante fino ai Romantici, Yeats, Eliot e Ted Hughes. Le sue influenze non letterarie includono Carl Jung e J. Krishnamurti.
Gli ospiti dell’incontro
A dialogare con il noto autore anglossassone hanno partecipato Francesca Diano, storica dell’arte, poetessa, saggista, scrittrice e traduttrice, Raffaella Bettiol, poetessa e saggista, ed Emiliano Fiori, professore associato di Letteratura.
A cura di Paolo Braghetto
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