L’apertura della mostra e i curatori
Il 15 ottobre il Museo Fortuny accoglie la nuova esposizione dedicata ad Antonio Beato, intitolata “Ritorno a Venezia – Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio”. La mostra nasce grazie al lavoro dei curatori Joao Rocha, Marco Ferrari e Cristina Da Roit, in stretta collaborazione con l’Università IUAV di Venezia e l’Università di Évora, e con il prezioso patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia. L’esposizione resterà visitabile fino al 12 gennaio 2026, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e affascinante.
Il percorso dei Beato tra Mediterraneo e guerre lontane
Il percorso espositivo guida i visitatori attraverso le avventure fotografiche di Antonio e Felice Beato, partendo dai loro primi viaggi nel Mediterraneo negli anni ’50 dell’Ottocento. Le immagini raccontano sia i paesaggi suggestivi sia gli spostamenti quotidiani dei fotografi. La mostra include anche i reportage più drammatici, come quelli realizzati durante i conflitti in Crimea e in India, mostrando il coraggio e la determinazione dei due fratelli nell’immortalare eventi storici di grande impatto.
Gli anni egiziani di Antonio Beato
La sezione centrale dell’esposizione si concentra sugli anni trascorsi in Egitto da Antonio Beato, con una selezione di fotografie e mappe dei principali siti archeologici lungo il Nilo. Le immagini trasmettono non solo la bellezza dei luoghi, ma anche la profondità della ricerca e l’attenzione ai dettagli storici e culturali. Ogni scatto diventa una finestra sul passato e un racconto visivo del viaggio intrapreso dal fotografo.
Dialoghi con la fotografia contemporanea
La parte finale della mostra riflette sull’evoluzione della fotografia, mettendo in relazione le opere dei fratelli Beato con quelle di artisti contemporanei, tra cui Lee Miller, e con i racconti visivi del viaggio egiziano di Mariano Fortuny. Questa sezione invita i visitatori a confrontare stili, tecniche e sensibilità differenti, creando un dialogo stimolante tra passato e presente.
A cura di Paolo Braghetto
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