Home Village & The CityMilanoAddio a Ornella Vanoni, voce eterna della musica italiana

Addio a Ornella Vanoni, voce eterna della musica italiana

Un tributo lungo e intenso che racconta emozioni, ricordi e affetti davanti alla perdita di una leggenda amata da generazioni

Da Nora Taylor
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La scomparsa di Ornella Vanoni, figura iconica della musica italiana, scuote profondamente il Paese e il mondo dello spettacolo, lasciando tutti in un silenzio quasi irreale. La notizia viaggia in brevissimo tempo, facendo percepire la mancanza di una voce che ha saputo attraversare epoche e influenzare intere generazioni. Ornella muore all’età di 91 anni a Milano, città che le ha offerto palcoscenici e rifugi affettuosi, mentre chi l’ha amata cerca di comprendere il vuoto enorme che lascia nella vita di chi le stava vicino.

Nella residenza di Quinto, alle porte di Genova, Paola Penzo, moglie di Gino Paoli, si trova a dover affrontare la difficoltà di comunicare a Gino che la loro grande amica non c’è più. Ornella, infatti, continuava a essere una presenza costante nelle loro vite e proprio in questi giorni doveva fare loro visita. L’affetto nei suoi confronti corre ovunque, unendo artisti e fan in un abbraccio collettivo che supera ogni distanza.

Saluti e ricordi dai colleghi e amici più cari

Elodie la ricorda con emozione: “Una diva e un’amica”.
Fiorella Mannoia fatica a trovare le parole giuste: “Cerco le parole ma non le trovo, mi sembrano tutte banali e lei ha sempre odiato le banalità. Ora sento solo un grande, profondo dispiacere. Ci mancherai”.
Amadeus la celebra così: “Artista straordinaria e donna speciale. Condividere tanti momenti belli, divertenti e indimenticabili con lei è stato un privilegio. Mancherai tanto a tutti. Ti voglio bene Ornella”.

L’abbraccio della comunità artistica e del pubblico

Loredana Bertè esprime uno smarrimento sincero: “Ornella non può averci lasciato, lei voleva vivere. Una donna affascinante, intelligente, colta, autoironica, un’artista immensa, senza fine. Quanto ci mancherai amica mia”.
Samuele Bersani immagina già il suo viaggio oltre: “Perdo l’amica più vitale, curiosa, ironica, profonda e irriverente che abbia avuto, ma se di là c’è davvero un altro mondo, ora Ornella è già insieme a Lucio. L’unica consolazione è questa”.
Simona Ventura la saluta con gratitudine: “Ornella Vanoni la più grande, un dispiacere immenso. La tua musica resterà nel nostro cuore per sempre”.
Fabio Fazio rimane attonito: “Non sono in grado di dire niente. Sono senza parole e non ero pronto a tutto questo. Non mi pare possibile. Non riesco a dire proprio niente”.

Testimonianze di affetto personale e pubblico

Francesca Fagnani la abbraccia idealmente: “Che dolore cara Ornella. Grazie per essere stata la colonna sonora di tanta vita. Resti indimenticabile, per me impossibile”.
Matteo Salvini la ricorda con queste parole: “Una voce unica, inconfondibile, senza tempo. Buon viaggio”.
Enrico Mentana sceglie la semplicità: “Addio regina”.
Luciana Littizzetto le dedica un messaggio affettuoso: “Tesora mia adorata”.
Vasco Rossi ringrazia con energia: “Ciao mitica Ornella, grazie per questa interpretazione, per la voce, per l’ironia costante. W Ornella Vanoni”.
Laura Pausini confessa un sentimento profondo: “La mia cantante preferita era Lei. Riposa in pace meravigliosa Ornella, la tua voce, la tua personalità, la tua luce non ci lasceranno mai. Unica”.
Elisa saluta con dolcezza: “Ornella, lasci un vuoto enorme. Ciao Regina. Mancherai sempre”.
Paola Turci, tra dolore e sorpresa, esclama: “Ornella no!”, poi la chiama “Madre”.
Patty Pravo le invia un messaggio intimo: “Ornellik, grande artista, grande amica. Ti vorrò sempre bene… Mi mancherai. La tua Nicopat”.

Un’eredità che resterà per sempre

In questo insieme di emozioni, ricordi e testimonianze sincere emerge l’immagine più autentica di Ornella Vanoni, una donna e un’artista che nessuna notte potrà mai spegnere. La sua voce, la sua luce, la sua ironia e la sua presenza rimarranno per sempre nel cuore di chi l’ha amata e continueranno a illuminare la musica italiana come un filo luminoso che attraversa il tempo, generazione dopo generazione.

A cura di Nora Taylor
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