Prenderà il via da Napoli il prossimo 4 luglio alle ore 19, nella splendida cornice di Villa Domi, il tour “Bullismo & Violenza Digitale – Tutto in un click”, ideato da Maria Rosaria Boccia, figura da sempre impegnata nella cultura, nella politica e nel sociale.
Un evento pensato per tutti: giovani, adulti, insegnanti, famiglie, istituzioni. Nessuna barriera d’età, di genere o di classe sociale. Solo una volontà comune: costruire insieme un presente e un futuro migliori per i nostri ragazzi, più consapevoli, più umani, più sicuri.
La data di partenza, simbolicamente fissata a Napoli, terra d’origine della promotrice, sarà l’occasione per un incontro pubblico in cui si parlerà senza filtri di tutto ciò che oggi rappresenta un grande nodo culturale e sociale: l’uso, e spesso l’abuso, del cellulare e dei social network.
Perché quella che portiamo tutti i giorni tra le mani è una “scatola magica”: può spalancarci le porte del sapere, della cultura, della connessione umana. Ma può anche diventare uno strumento di esclusione, isolamento, violenza, gogna mediatica.
Maria Rosaria Boccia, nata nel 1983, racconterà cosa significa essere parte di quella generazione che ha conosciuto il mondo prima del digitale e che ne ha visto l’evoluzione, la corsa, la trasformazione. “Prima, dice, ci si guardava negli occhi, si parlava di più, ci si abbracciava. La tecnologia non può e non deve sostituire le emozioni”.
Nel corso dell’evento prenderà la parola anche Mena De Mare, madre di Santo Romano, portando una testimonianza forte, viva, dolorosa, ma anche piena di speranza. Un racconto che attraversa il dolore per trasformarlo in impegno, memoria, consapevolezza.
Durante la serata si parlerà dei pericoli connessi alla rete, della violenza psicologica che può passare attraverso un commento, una foto, un post. Si discuterà delle difficoltà quotidiane delle famiglie nel gestire l’educazione digitale. E ancora: del linguaggio d’odio sempre più diffuso sui social, della responsabilità degli adulti, dell’esempio che ogni genitore, ogni insegnante, ogni figura pubblica dovrebbe rappresentare per i più giovani.
Un tema cruciale sarà quello della responsabilità personale: ogni utente, ogni profilo, ogni parola ha un peso. La violenza verbale che si consuma dietro account falsi o pseudonimi non è meno dannosa, anzi. E a preoccupare ancora di più è il linguaggio feroce e diseducativo che talvolta arriva da chi dovrebbe invece educare.
La riflessione, profonda e collettiva, porterà a una domanda: come possiamo costruire un ambiente digitale più sano? Come possiamo insegnare ai nostri figli a usarlo senza esserne travolti?
“Bullismo & Violenza Digitale – Tutto in un click” non è solo un titolo, è una chiamata all’azione. Perché tutto, davvero tutto, può cambiare con un click. Ma sta a noi decidere se usarlo per ferire o per costruire.
Leggi anche: Trovare parcheggio in città sarà sempre più difficile