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Gli italiani vogliono corpi reali: via gli stereotipi dai media

Le persone chiedono normalità e più rappresentazione

Da Nora Taylor
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La piattaforma digitale Readly, in collaborazione con l’istituto di ricerca Ipsos, ha svolto un’approfondita analisi su oltre 353 copertine di riviste, accompagnata da un sondaggio rappresentativo. I risultati mettono in evidenza un chiaro messaggio: gli italiani desiderano maggiore autenticità e chiedono ai media di proporre un’immagine del corpo umano più vicina alla realtà quotidiana.

Il 70% degli italiani intervistati sostiene l’importanza di promuovere il movimento della body positivity, che incoraggia una visione inclusiva del corpo a prescindere da età, colore della pelle, genere o capacità fisiche. Questo dato evidenzia un crescente rifiuto degli ideali estetici irrealistici e dei modelli standardizzati imposti da riviste, social e pubblicità.

Attori e musicisti influenzano l’immagine del corpo

Secondo l’indagine condotta da Readly con Ipsos, attori (54%) e artisti musicali (32%) esercitano una forte influenza sulla percezione pubblica dei temi legati a identità, inclusione e diversità. La loro visibilità li rende figure centrali nella costruzione di un immaginario collettivo che può rafforzare oppure abbattere gli stereotipi.

Il 66% degli intervistati desidera vedere una più ampia varietà di corpi rappresentati da personaggi celebri, tra cui ambasciatori di bellezza, atleti, icone della moda e artisti del mondo musicale. Solo una minoranza, pari al 10%, accetta l’uso di filtri e ritocchi digitali, considerandoli parte del “gioco” dell’apparenza.

Il rapporto personale con il proprio corpo è ancora complesso

L’indagine sottolinea anche le percezioni personali. Solo il 21% degli italiani si dichiara completamente soddisfatto del proprio corpo. Una quota più ampia, il 56%, afferma di accettare il proprio aspetto nella maggior parte dei casi, ma senza sentirsi davvero sempre a proprio agio. Un altro 16% affronta quotidianamente difficoltà nell’accettazione del proprio fisico.

Durante l’estate, questi disagi aumentano. Il 60% degli intervistati ammette di sentirsi più insicuro e ansioso con l’arrivo dei primi caldi, quando i corpi si scoprono di più e aumenta la pressione sociale sull’aspetto fisico.

Le copertine delle riviste lanciano messaggi diretti

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Analizzando 353 copertine di riviste pubblicate tra il 2018 e il 2024, Readly ha osservato un lento progresso. La presenza di corpi “mid-size” è cresciuta dallo 0,55% nel 2018 al 4,7% nel 2024, ma i corpi definiti “plus-size” continuano a mancare totalmente.

“Le copertine non sono semplici immagini: plasmano il nostro sguardo su chi è considerato bello, di successo e meritevole di visibilità”, dichiara Marie-Sophie von Bibra, Marketing Director di Readly.
“Vedere i primi segnali di cambiamento è positivo, ma c’è ancora molta strada da fare”, aggiunge.
“I risultati del sondaggio confermano che il cambiamento sociale è già in atto”.

Moda e cultura tornano verso ideali pericolosi?

Mentre Readly registra una maggiore diversità nelle immagini delle riviste, emergono segnali preoccupanti da moda e cultura pop. Alcuni esperti segnalano infatti il ritorno di modelli ultra-magri, come l’“eroina chic” degli anni ’90, che rischiano di riportare indietro il progresso fatto finora.

“I dati parlano chiaro: le persone vogliono rappresentazioni più vere e autentiche, sia nei media digitali che in quelli tradizionali come le riviste”, conclude Marie-Sophie von Bibra.

Dettagli sull’indagine e sull’analisi visiva

L’indagine visiva ha incluso 353 copertine di riviste pubblicate tra il 2018 e il 2024, analizzando tutte le figure umane presenti. Gli esperti hanno classificato i corpi in tre categorie: straight-size, mid-size e plus-size.
Il sondaggio, condotto nel marzo 2025 da Ipsos per conto di Readly, ha coinvolto 1.000 italiani. Sono disponibili dati comparativi anche per Germania, Svezia e Regno Unito.

A cura di Nora Taylor
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