L’inizio di un percorso di rottura e libertà
La rassegna intitolata “I Tre Grandi di Spagna: tre visioni, un’eredità”, allestita presso la Fabbrica del Vapore di Milano dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, racconta con intensità la nascita e lo sviluppo delle avanguardie più influenti del Novecento. Attraverso i lavori di tre protagonisti assoluti – Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí – il pubblico entra in un universo di forme nuove, idee rivoluzionarie e simboli che hanno cambiato per sempre il volto dell’arte moderna, influenzando ancora oggi la cultura visiva.
La direzione artistica porta la firma di Joan Abellò, con la collaborazione di Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños. La produzione è curata da Navigare Srl, mentre l’iniziativa riceve il sostegno del Comune di Milano, dell’Ambasciata di Spagna in Italia, del Consolato Generale di Spagna a Milano e dell’Istituto Cervantes.
Catalogna, Parigi e la ricerca di linguaggi personali
Il percorso, articolato in cinque sezioni, accompagna i visitatori dalle esperienze formative dei tre artisti al fervente ambiente culturale della Catalogna – patria di Miró e Dalí, ma anche luogo in cui Picasso iniziò a sviluppare la propria vocazione – fino all’influenza determinante del Modernismo e del Noucentisme.
Dalla ribellione contro i modelli accademici al trasferimento nella Parigi delle avanguardie, ogni tappa evidenzia incontri cruciali e momenti decisivi che hanno alimentato linguaggi assolutamente unici. Ognuno dei tre maestri ha scelto di seguire un cammino personale, contribuendo a modellare l’immaginario artistico del secolo scorso.
Il nucleo centrale della mostra ruota attorno al Surrealismo, non solo come movimento estetico, ma come mezzo di introspezione e di rivelazione dell’identità.
Dal dopoguerra al successo internazionale
pablo picasso retrato de una dama ph press
L’esposizione analizza anche la maturità artistica dei tre creativi nel secondo dopoguerra, periodo che sancì la piena affermazione delle loro poetiche e il trionfo sulla scena internazionale. I visitatori possono ammirare non soltanto dipinti celebri, ma anche opere meno note che testimoniano il loro inesauribile eclettismo: pittura, scultura, incisione, poesia, cinema, arti applicate e persino progetti architettonici.
Simboli, memoria e opere uniche
La rassegna dedica uno spazio speciale a Guernica di Pablo Picasso, dipinta nel 1937 come drammatico appello alla pace. Bozzetti preparatori, immagini realizzate da Dora Maar – “testimone attenta del processo creativo” – e opere coeve raccontano il contesto di violenza e distruzione che ancora oggi risuona attuale.
Allo stesso tempo, un ruolo fondamentale spetta a “Bacchanale”, imponente scenografia teatrale che Salvador Dalí ideò nel 1939 per l’omonimo balletto, la sua prima collaborazione con i Balletti Russi di Monte Carlo. Quest’opera, esposta per la prima volta in Italia, testimonia la potenza visionaria dell’artista catalano e il suo rapporto con il mondo della scena teatrale.
Complessivamente la mostra presenta oltre duecentocinquanta lavori, provenienti da istituzioni prestigiose come il Museu Nacional Centro de Arte Reina Sofia, il Museu Picasso di Barcellona e A Coruña, la Fundación Luis Seoane, la Fundación Museo de Artes del Grabado, oltre a collezioni private che permettono di scoprire capolavori raramente visibili in Italia.
Una celebrazione che diventa riflessione
Questa grande esposizione non si limita a celebrare il mito dei tre giganti dell’arte, ma invita a riflettere sul loro percorso come simbolo della storia europea del primo Novecento, segnata da dittature e conflitti che in Spagna proseguirono fino agli anni Settanta. Attraverso contrasti e affinità, il dialogo tra Picasso, Miró e Dalí diventa un viaggio che unisce memoria, creatività ed emozione.
RADIO MONTE CARLO accompagna l’iniziativa come emittente ufficiale, contribuendo a diffondere il racconto di questa straordinaria esperienza culturale.
locandina ph press
A cura di Nora Taylor
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