Home NewsIl lato nascosto dei social: cosa rischiano davvero i giovani online

Il lato nascosto dei social: cosa rischiano davvero i giovani online

A Palazzo Valentini un confronto approfondito su sicurezza digitale e consapevolezza dei rischi tra studenti, esperti e istituzioni

Da Nora Taylor
marone distefano bergaminelli mastrofrancesco ph press

Un evento intenso nel cuore di Roma

Oggi, nella Sala Sassoli di Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma Capitale, si è tenuto un incontro molto partecipato dedicato ai pericoli della navigazione online e alle insidie dei social network. L’appuntamento ha raccolto numerosi ragazzi, che rappresentano il vero cuore di un mondo sempre più connesso e complesso.

Focus sul dibattito e gli interventi principali

Al centro della discussione, voluta con determinazione dalla Consigliera Agnese Mastrofrancesco, è stata la presentazione del volume “Il lato oscuro dei social network” dell’Avvocato Federico Bergaminelli. La giornalista del TG2 Giulia Di Stefano ha moderato l’incontro, durante il quale gli studenti dell’IC Uruguay hanno seguito con grande attenzione le spiegazioni dell’autore sui rischi dell’iperconnessione e sulle insidie digitali.

In apertura, la Consigliera Agnese Mastrofrancesco ha portato i saluti istituzionali, evidenziando il valore dell’iniziativa e il suo doppio ruolo di donna delle istituzioni e di madre: “Ho due figli – uno che frequenta la scuola media e uno alle elementari – e la loro immersione nel mondo digitale mi genera un’ansia e una preoccupazione profonda. Il nostro compito è fornire strumenti, consapevolezza e protezione per navigare in sicurezza.”

Ha sottolineato inoltre il ruolo delle istituzioni, affermando con forza che devono essere “in prima linea, accendendo i riflettori su un fenomeno che non riguarda solo la tecnologia, ma rappresenta una vera emergenza sociale, culturale e democratica.”

L’impatto sui giovani e i consigli pratici

palazzo valentini ph press

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Durante il dibattito con la moderatrice, è emerso un dato rilevante: molti studenti hanno ricevuto il loro primo smartphone già alle scuole elementari, segno di una precoce immersione nel mondo digitale. L’Avvocato Bergaminelli ha evidenziato come il “lato oscuro” dei social non risparmi nessuno, dalle truffe online alle profilazioni dei dati personali.

Ha offerto ai ragazzi un consiglio fondamentale: “Creare un’app costa almeno 50 mila euro. Perché allora consentono di scaricarle gratuitamente? Perché, se non paghiamo, siamo noi il prodotto. Per non diventare vittime della tecnologia bisogna sviluppare creatività ed empatia. Tornate a giocare, a correre e a sbucciarvi le ginocchia. Disintossicatevi dal digitale, non tenetelo acceso 24 ore al giorno. Quando studiate o interagite con gli altri, provate a stare almeno un’ora in modalità aerea. Non siete cardiochirurghi né vigili del fuoco: potete permettervi di non essere reperibili per qualche ora e questo vi renderà più attenti a quello che riceverete.”

Il ruolo della scuola nell’era digitale

La Dirigente Scolastica Angela Marone ha sottolineato come la scuola stia evolvendo per adattarsi alla realtà digitale: “La scuola è il terzo interlocutore tra alunno, famiglia e società. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla diffusione massiva dei dispositivi. I ragazzi qui presenti sono nativi digitali e non hanno un ‘prima’ e un ‘dopo’ con cui confrontarsi. Questo rende difficile per il docente presentare episodi che richiedono un contesto ormai lontano dalla loro esperienza.”

Ha annunciato inoltre l’introduzione della figura del referente per l’Intelligenza Artificiale, un ruolo fino a pochi anni fa impensabile, per accompagnare studenti e docenti nella gestione consapevole delle nuove tecnologie.

Un impegno condiviso per la cultura digitale

L’evento rappresenta un tassello fondamentale nell’impegno della Città Metropolitana di Roma Capitale per promuovere una cultura digitale responsabile e prevenire fenomeni di disagio legati a un uso superficiale della rete. Il dialogo tra istituzioni, esperti e studenti si conferma uno strumento prezioso per rendere i giovani più consapevoli, creativi e sicuri nel mondo online.

A cura di Nora Taylor
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