Oggi giovedì 29 maggio alle ore 18:00, lo spazio culturale del Teatrosophia, in via della Vetrina 7 a Roma, ospita un evento da non perdere: Evelina Nazzari presenta il libro Memorie a brandelli, edito da Edizioni Sabinae. Durante l’appuntamento, l’autrice dialoga con la giornalista Maria Laura Pala, offrendo al pubblico uno sguardo profondo e autentico sulla propria storia.
Un percorso personale tra luoghi vissuti e identità familiari
Evelina Nazzari racconta la propria vita e le proprie origini partendo da un momento reale e delicato della sua esistenza. In una fase segnata da un lutto doloroso e una separazione difficile, l’autrice affronta l’impegno di ricostruirsi. Nel farlo, si ritrova tra vecchie carte da sistemare e scopre un diario scolastico degli anni Settanta, che le apre un varco nella memoria.

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Questo ritrovamento ispira un racconto che si muove tra autobiografia, invenzione e ricordo, attraversando due secoli e coinvolgendo vari paesi: l’Italia, la Francia, la Grecia e la Turchia. Il libro intreccia frammenti di vita personale con episodi della storia familiare, evocando figure centrali come il padre Amedeo Nazzari e la madre Irene, anche lei attrice. Attraverso questo viaggio, Evelina Nazzari riflette sull’adolescenza, sulla vulnerabilità dell’esistenza e sulla percezione del declino.
Il cammino artistico e umano di Evelina Nazzari
Evelina Nazzari, nata a Roma nel 1958, è figlia del celebre attore Amedeo Nazzari. Debutta giovanissima nei panni di Rossana in Cyrano, con la regia di Maurizio Scaparro, spettacolo che riscuote grande successo in numerosi teatri italiani e anche a Parigi, al Palais de Chaillot. Con il nome d’arte Evelina Nazzari, intraprende un percorso artistico che spazia dal teatro al cinema e alla televisione.
Recita nel film Dove vai in vacanza diretto da Alberto Sordi e debutta in televisione con L’eredità della priora, per la regia di Anton Giulio Majano. Sul palco interpreta testi di grandi autori classici come Aretino, Goldoni, Wilde, Pirandello, Ibsen e Čechov, e si confronta con opere di scrittori contemporanei come H.W. Fassbinder, N. Coward, J.N. Fenwick, N. Simon, H. Pedneault, H. Pinter e J. Giraudoux.
Un evento tragico nella sua vita familiare spinge Evelina Nazzari a esplorare forme espressive più intime. Si dedica alla fotografia – le sue opere vengono esposte in diversi spazi romani, tra cui il Chiostro del Bramante e, nel contesto della Triennale di Roma, anche presso la sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo – e alla scrittura, sempre legata a una profonda dimensione autobiografica.
Un’occasione per ascoltare parole che lasciano il segno
Durante l’incontro del 29 maggio, Evelina Nazzari condivide pensieri, immagini e memorie con la giornalista Maria Laura Pala. Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare una testimonianza autentica e toccante, in cui l’arte diventa lo strumento per comprendere sé stessi e il mondo.
Come scrive l’autrice: “Ogni frammento di memoria possiede una voce che chiede di essere ascoltata, anche se sussurra”.
A cura della Redazione
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