La portaerei Cavour, fiore all’occhiello della Marina Militare italiana, ha fatto il suo ingresso nel bacino Quarto dell’arsenale di Trieste per affrontare un importante ciclo di lavori programmati. Il trasferimento rappresenta una tappa fondamentale nel piano di manutenzione ordinaria che l’unità affronta ciclicamente per garantire la piena efficienza operativa.
Fincantieri, attraverso il suo sito triestino, accoglie la nave ammiraglia per effettuare controlli approfonditi su impianti, sistemi di bordo e struttura dello scafo. I tecnici specializzati lavoreranno a stretto contatto con il personale della Marina per portare a termine gli interventi nel rispetto dei tempi e degli standard di qualità previsti.
Trieste rafforza il suo ruolo strategico nella cantieristica

portaerei cavour PH WP
Con l’arrivo della Cavour, Trieste consolida il suo ruolo di nodo strategico per la manutenzione navale militare. La città, infatti, dispone di infrastrutture avanzate e competenze di alto livello, ideali per ospitare unità complesse come una portaerei.
L’operazione non solo sottolinea l’importanza di diversificare i poli tecnici nazionali, ma contribuisce anche al tessuto economico e industriale locale. Personale specializzato, maestranze e subappalti locali partecipano attivamente ai lavori, generando ricadute occupazionali positive.
La Cavour si prepara a nuove missioni dopo l’intervento
La Cavour, già protagonista di campagne operative e addestrative in Mediterraneo e Atlantico, si prepara a nuove missioni internazionali. I lavori in arsenale servono a mantenere elevata l’efficienza di una nave che ospita anche gli innovativi caccia F-35B a decollo corto e atterraggio verticale.
Una volta conclusi gli interventi, la portaerei tornerà a solcare i mari per garantire la proiezione marittima italiana e partecipare ad esercitazioni NATO e missioni umanitarie. Il passaggio a Trieste segna quindi non solo una pausa tecnica, ma una fase fondamentale per rilanciare l’operatività di una delle unità più avanzate della flotta italiana.
In attesa del completamento dei lavori, la città accoglie con orgoglio una delle icone più riconoscibili della Marina, rafforzando il legame tra industria navale, difesa e territorio.
A cura di Jano Parrino
Leggi anche: Trovare parcheggio in città sarà sempre più difficile