La città di Napoli si prepara ad accogliere con entusiasmo l’evento espositivo di Taddeo Del Gaudio, noto con il nome d’arte Reale, lo street artist napoletano che ha conquistato il pubblico con il suo imponente murales dedicato a Geolier nel quartiere di Secondigliano. L’esposizione, curata con attenzione dal critico d’arte Pasquale Lettieri, aprirà le porte al pubblico il 16 dicembre alle ore 17.00 presso il prestigioso Clubino di Napoli, situato in via Luca Giordano 73, sotto la presidenza di Piera Salerno.
Volti che hanno segnato un’epoca

reale taddeo del gaudio ph press
La mostra propone una selezione di sette imponenti ritratti che celebrano figure iconiche del nostro tempo: Marilyn Monroe, Lady Diana, Maradona, Carlo Acutis. Ogni opera racconta non solo la personalità dei soggetti, ma anche un pezzo della memoria collettiva e della storia contemporanea, attraverso lo sguardo unico di Reale.
Introduzione e dibattito con grandi esperti
L’illustre pittore e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Alfredo Maiorino, guiderà il pubblico nel percorso espressivo di Reale, svelando le traiettorie artistiche e le motivazioni che animano le sue opere. Al dibattito prenderanno parte Paolino Cantalupo, psichiatra e scrittore, la poetessa Clotilde Punzo, lo storico dell’arte Giuseppe D’Avanzo, e gli artisti Mauro Palumbo e Vito Polito. La discussione sarà coordinata dalla giornalista Letizia Bonelli, a cui Reale ha dedicato uno dei ritratti esposti.
L’arte come specchio della realtà
Reale trasforma la pittura in un potente strumento di conoscenza, rendendo visibile ciò che spesso sfugge alla percezione quotidiana. La sua arte illumina la realtà di tutti i giorni, rivelando la ricchezza nascosta nelle piccole cose e restituendo un senso di immediatezza che rischierebbe altrimenti di passare inosservato.
“Si attraversano le sale di questa pittura con un senso di gioia – sottolinea il prof. Pasquale Lettieri – nel vedere che anche nella nostra modernità esiste una chiave di lettura, sempre aperta a modifiche, aggiunte o sottrazioni, che permette di cogliere l’identità implicita in questo modo di vedere, sentire e essere, un’identità che non tramonta come le mode o i fenomeni emotivi momentanei.”
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2026, offrendo a tutti l’occasione di immergersi in un universo artistico unico e profondamente coinvolgente.
A cura di Nora Taylor
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