Un festival queer che unisce, celebra e resiste in un Paese sempre più inclusivo
PRIDE VILLAGE 2025: FINALMENTE MAGGIORENNI. E SI VEDE.
Da oggi, 6 giugno al 6 settembre, alla Fiera di Padova, va in scena il festival più lungo, colorato e affollato d’Italia. In programma tutto, ma proprio tutto: musica, comicità, talk, trasformismo, feste, riflessioni e un solo comune denominatore: esserci, esserci davvero.
Una maggiore età fatta di consapevolezza e futuro

Diciotto anni. Un’età simbolica, certo, ma qui nessuno ha voglia di festeggiare con la torta e le candeline. Al Pride Village, la maggiore età è un traguardo che si porta dietro consapevolezza, memoria, futuro e voglia di non chiedere più permesso. Dal 6 giugno al 6 settembre – sì, tre mesi pieni – il Pride Village torna a invadere Padova con la sua carovana variopinta di corpi, idee, volti noti e nuovi talenti. È il festival LGBTQIA+ più grande del Nord Italia, ma ormai è molto di più: è un termometro, un laboratorio, un’arena e un rifugio. Tutto insieme.
Una madrina simbolo di coraggio
A inaugurare la XVIII edizione, venerdì 6 giugno, sarà Francesca Pascale, che torna al Pride Village come madrina ufficiale, portando con sé non solo la sua presenza iconica ma anche il peso simbolico di chi, in questi anni, non ha mai smesso di metterci la faccia e la voce quando era necessario. In una stagione che si preannuncia tra le più politiche e partecipate, partire con lei non è solo una scelta artistica: è una dichiarazione d’intenti.
Una line-up che fa storia
Sul palco, quella sera, anche Settembre, vincitore di Sanremo Giovani, e il DJ set di Albert Marzinotto, con un’apertura che promette di essere memorabile. Da lì in poi, si apre il sipario su un cartellone che ha dell’incredibile.
Cristina D’Avena incontra BigMama, Cristiano Malgioglio duetta idealmente con Jo Squillo, e mentre Michele Bravi sussurra e racconta, Lucia Ocone fa a pezzi gli stereotipi ridendo e facendoci ridere. Da Marco Carta a Thomas, da Karma B a Daniel Greco, passando per icone come Viola Valentino, Paola Barale, Vincenzo De Lucia, Daniele Gattano, Niveo e Maria Tomba: un cast talmente ampio da sembrare quasi impossibile, e invece è tutto vero.

Comicità, politica e clubbing internazionale
E poi c’è Che Fico!, il comedy show firmato da Pippo Franco (sì, proprio lui), che promette di stupire portando sul palco comici veri, alcuni graffianti, altri dolcemente assurdi, tutti capaci di portare la risata dalla pancia alla testa. Non mancano i talk impegnati (da Nichi Vendola con “Sacro Queer” a Gherardo Colombo e Felice Casson), i concorsi (Miss Drag Queen Italia, Il Gay più Bello d’Italia, Village People), e le incursioni nella club culture europea: da Muccassassina a We Party Madrid, da XLSIOR Mykonos al Matinée Pervert.
Padova, capitale queer dell’estate
Padova diventa capitale queer anche grazie alla musica, che vibra su due palchi (Pop e House), con nomi di punta come Allison Nunes, Merk & Kremont, Josh Harrison, Samuele Sartini, e i resident DJ che conoscono ogni battito del pubblico: da Valerio Di Rocco a Daniele Cossu, da Mr. Mara a Caio Pelati.
Oltre la notte: sport, food e qualità
Non si vive solo di notte, però. C’è un’area sport con campi da beach volley e basket, un’area food potenziata, una gineria vera, un’enoteca che non serve spritz annacquati, e ristoranti che non ti fanno rimpiangere il centro città. La parola chiave resta sempre la stessa: qualità. Lo sanno anche i partner: Radio Company è media partner ufficiale, ma c’è anche chi ci crede davvero e investe – Martini, Heineken, Redbull, solo per citarne alcuni – e non per lavarsi la coscienza con una bandierina arcobaleno.
Informazioni utili per esserci davvero
- Fiera di Padova, Ingresso M, Padiglione 8 (Via Rismondo)
- Parcheggi su Via Rismondo, Piccinato, Goldoni e Berlinguer (gratuiti dalle 20:00 alle 8:00)
- Orari: mercoledì e giovedì ingresso gratuito (19-2), venerdì e sabato da 9 a 18 euro in base all’orario
- Prevendite su Ticketmaster – salti la fila e vivi sereno
- Programma completo: www.pridevillage.it

Una promessa mantenuta, ogni giorno
Se cercavate un posto dove stare bene, dove non doversi spiegare, dove ballare, pensare, gridare o anche solo osservare: eccolo. Il Pride Village non promette tutto a tutti, ma mantiene la sua promessa a ciascuno: essere visti, riconosciuti, accolti. Senza compromessi.
A cura della Redazione
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