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Wanderbuddy e il nuovo modo di vivere i viaggi con l’AI

Una piattaforma innovativa che unisce tecnologia, umanità e servizi reali per accompagnare i viaggiatori in ogni fase del loro percorso, dalla ricerca iniziale fino alle esperienze autentiche sul posto

Da Nora Taylor
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Un compagno digitale per chi ama esplorare

Organizzare una vacanza spesso significa aprire troppi siti diversi, ritrovarsi sommersi da schede confuse e perdere tempo prezioso tra recensioni contrastanti, mappe incomplete e consigli frammentati. Wanderbuddy, l’applicazione innovativa ideata da Spheral.ai e sviluppata grazie alla visione del giovane imprenditore pugliese Pierluigi Santoro, offre una soluzione radicalmente diversa: un alleato intelligente che segue il viaggiatore in ogni momento, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale e l’integrazione diretta con servizi concreti.

Un assistente di viaggio con approccio umano

L’app si propone come un travel assistant conversazionale: chi viaggia non deve più andare a caccia di informazioni, perché può dialogare in modo semplice con Wanderbuddy, quasi fosse un amico esperto e sempre disponibile.
Vuoi conoscere mostre di arte contemporanea a Vienna? Cerchi un ristorantino nascosto tra le stradine di Marrakech? Desideri costruire un itinerario unico per un weekend indimenticabile? Wanderbuddy risponde in tempo reale, incrociando dati di geolocalizzazione, preferenze personali e trend culturali emergenti.
Una caratteristica particolarmente distintiva riguarda la possibilità di pagare prenotazioni e servizi in Bitcoin, aprendo le porte a viaggiatori tecnologici e amanti del mondo crypto. Questo dettaglio inserisce l’app nel cuore delle nuove economie digitali e della filosofia “senza confini” dei globetrotter contemporanei.

Non solo un’app, ma un intero ecosistema

Wanderbuddy rappresenta soltanto il primo passo di una visione molto più ampia. Il progetto nasce infatti all’interno di Spheral.ai, una startup italiana con orizzonti internazionali che sta costruendo un ecosistema modulare di applicazioni verticali basate su intelligenza artificiale.
Alla guida di questo percorso c’è Pierluigi Santoro, un founder con esperienza tra Silicon Valley, agritech e AI, che individua nell’unione tra tecnologia e bisogni quotidiani delle persone la vera chiave del digitale del futuro.
“Il nostro scopo con Spheral consiste nel creare applicazioni che non si limitino a essere smart, ma che risultino davvero utili e concrete nella vita di tutti i giorni. Wanderbuddy segna solo l’inizio: vogliamo che ogni viaggiatore possa avere un compagno di fiducia sempre a portata di mano, capace di unire innovazione e umanità”, racconta Santoro.

Il futuro dei viaggi digitali

Con un MVP già sperimentato da centinaia di viaggiatori e una roadmap che prevede integrazioni sempre più avanzate – dal booking diretto fino agli experience marketplace – Wanderbuddy si candida come una delle app più promettenti nel panorama europeo del travel-tech.
Se viaggiare significa scoprire, Wanderbuddy vuole rappresentare il primo passo: quello che trasforma l’intelligenza artificiale in un compagno autentico, pronto a rendere ogni esperienza unica.

A cura di Nora Taylor
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