Il Parlamento italiano ha avviato un importante cambiamento nel segno della digitalizzazione e della sostenibilità. La Commissione Finanze della Camera ha approvato una risoluzione che punta a eliminare gradualmente gli scontrini cartacei, partendo dal settore della grande distribuzione organizzata.
Fratelli d’Italia ha promosso la proposta, ottenendo ampio consenso nella maggioranza. L’obiettivo mira a semplificare la vita dei consumatori, alleggerire il carico di burocrazia per gli esercenti e, soprattutto, ridurre l’impatto ambientale della carta termica.
Tempi certi e obiettivi precisi per il cambiamento
Il piano prevede tre tappe fondamentali, già definite con precisione:
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Dal 1° gennaio 2027, i supermercati e le grandi catene commerciali cesseranno l’emissione automatica dello scontrino cartaceo. I clienti riceveranno il documento in formato digitale via email, SMS o tramite app.
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Dal 1° gennaio 2028, anche i commercianti con elevato volume d’affari seguiranno lo stesso percorso.
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Dal 1° gennaio 2029, l’obbligo si estenderà a tutti gli esercizi, senza distinzioni di categoria o dimensione.
In ogni caso, il sistema garantirà sempre la possibilità di richiedere lo scontrino cartaceo per chi lo desidera, tutelando così il diritto del consumatore.
Più efficienza fiscale e meno rifiuti non riciclabili
Questa misura non si limita a un cambio di formato. Il Parlamento punta a un sistema più moderno, trasparente e sostenibile. Gli scontrini tradizionali utilizzano carta termica, un materiale non riciclabile, spesso ricco di additivi chimici inquinanti.
Inoltre, i dati delle transazioni già circolano in tempo reale verso l’Agenzia delle Entrate. Lo scontrino fisico, dunque, non risulta più necessario per la trasparenza fiscale. Il passaggio al digitale snellisce le operazioni commerciali e favorisce la tracciabilità elettronica delle vendite.
Il governo prepara i prossimi passi legislativi
Al momento, la risoluzione approvata in Commissione non ha valore di legge, ma sollecita l’esecutivo a muoversi in questa direzione. Il governo dovrà trasformare la proposta in norme concrete, stabilendo modalità operative, piattaforme digitali e tutela della privacy.
L’Italia si prepara così a compiere un altro passo verso una gestione più moderna e digitale dei pagamenti, seguendo l’esempio di altri Paesi europei che hanno già avviato sperimentazioni simili.
I prossimi mesi saranno decisivi per capire come e quando avverrà il passaggio definitivo, ma il cammino è ormai tracciato. I cittadini, nel frattempo, potranno abituarsi all’idea che il classico scontrino in tasca, presto, diventerà un ricordo del passato.
A cura di Nadia Raimondi
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