Oggi, a New Delhi, la cucina italiana ha ottenuto l’importante riconoscimento di Patrimonio UNESCO. La candidatura, fortemente promossa dalla direttrice de La Cucina Italiana, Maddalena Fossati Dondero, e sostenuta dall’Accademia Italiana di Cucina insieme alla Fondazione Casa Artusi, ha evidenziato il ruolo centrale del cibo nella cultura italiana. “In termini di cura, accudimento e incontro, tra diversità territoriali e nel segno comune della sostenibilità, che sottolinea contemporaneamente la forte matrice popolare della nostra cucina”.
Questo traguardo ci invita a celebrare le eccellenze gastronomiche italiane, ricordando riconoscimenti simili come la Dieta Mediterranea (2010), la Cerca e cavatura del tartufo in Italia (2011), la Vite ad alberello di Pantelleria (2014) e l’Arte del pizzaiuolo napoletano (2017). Da Nord a Sud, le ricette di maestri chef raccontano l’italianità autentica a tavola.
Piemonte: creatività e tradizione piemontese
La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti – 3 Stelle Michelin – Serralunga d’Alba (CN)
All’interno de Il Boscareto Resort & SPA, lo chef Michelangelo Mammoliti reinventa la ricetta tradizionale piemontese dell’albese, sostituendo la carne con peperone di Capriglio (AT) nella sua versione Albese vegetale. Il piatto si arricchisce di pralinato, pesto, salsa di noci, anchoyade e vinaigrette all’aceto di Jerez.
Opera – Torino – Chef Stefano Sforza
Il ristorante Opera fonde passato e presente nel cuore di Torino. Lo chef Stefano Sforza propone un approccio creativo, come nel piatto Fregola sarda, seppia, bacche di mirto, dove la pasta di semola sarda si unisce a un’emulsione di seppia e a una crema con cialda di nero, completata da una tartare con olio, sale e salicornia.
Soul Kitchen – Torino – Chef Luca Andrè
Nel centro di Torino, Luca Andrè rivoluziona la cucina vegetale piemontese. L’antipasto Cappuccino di asparagi combina brunoise di asparagi di Santena crudi, parmentier di asparagi, aria al tartufo nero estivo e polvere di tè matcha con tartufo nero grattugiato.

orgoglio italiano margherita extravergine ph press
Sestogusto – Torino – Lievitista Massimiliano Prete
Massimiliano Prete celebra l’italianità nella Margherita Extravergine, preparata con grano evolutivo coltivato tra Saluzzo e Savigliano. Il condimento utilizza pomodorino del Vesuvio, ricotta di capra del Caseificio Valvaraita e pesto di basilico e pistacchio.
Giraudi – Castellazzo Bormida (AL) – Giacomo Boidi
Dal 1982, Giacomo Boidi trasforma il cioccolato piemontese. Il Gianduiotto esiste in quattro versioni: Classico, Fondente, Pistacchio e 4.3, con il 43% di Nocciole Tonde Gentili Trilobate di Langa.
Lombardia: eleganza e innovazione culinaria
Il Fagiano – 1 Stella Michelin – Gardone Riviera (BS) – Chef Maurizio Bufi
Maurizio Bufi reinventa la cartellata pugliese in versione salata: Cartellata di luccio, patata affumicata, capperi e olive. La pasta fresca sostituisce l’impasto dolce e celebra le eccellenze locali.
Borgo dei Gatti – Golferenzo (PV) – La Corte
Nel borgo di Golferenzo, il ristorante La Corte ripropone il Vitello tonnato con magatello di vitello italiano cotto sottovuoto e salsa tonnata all’antica a base di tonno, uova sode, capperi, acciughe di Sciacca e aceto.
Rodrigo – Milano – Chef Giacomo Matera
Rodrigo Milano porta in tavola la tradizione emiliana. La Cotoletta Petroniana combina Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, esaltando i sapori autentici dell’Emilia e la pasta fresca delle sfogline.
Veneto e Toscana: territorio e raffinatezza

bottoni di lenticchie, brodo speziato di gallina grisa, cavolo nero e peperone crusco iris ph press
Iris – 1 Stella Michelin – Verona – Chef Giacomo Sacchetto
All’interno del Palazzo Soave, lo chef Giacomo Sacchetto propone Bottoni di lenticchie con brodo speziato di gallina Grisa, cavolo nero croccante e peperone crusco in polvere, celebrando la tradizione delle paste ripiene italiane.
Gabbiano 3.0 – 1 Stella Michelin – Marina di Grosseto (GR) – Chef Alessandro Rossi
Tra Toscana e mare, Alessandro Rossi propone il Tortello maremmano, con disco di spinaci e ricotta, tuorlo cotto a bassa temperatura, fonduta di pecorino Riserva del Fondatore e besciamella essiccata.
Barbagianni – Colle di Val d’Elsa (SI) – Chef Alessandro Neri
Lorenzo Neri reinventa la “merenda” contadina con Pane e pomodoro, pesca, mortadella di Prato: bruschetta imbevuta in acqua di pomodoro aromatizzata al basilico, polpa di pomodoro caramellata e terrina di mortadella, pesca all’alchermes e verbena.
Lazio e Campania: tradizione e innovazione mediterranea
ConTatto – Frascati (RM) – Chef Luca Ludovici
Luca Ludovici celebra la cucina italiana con Arancia, finocchi, olio e olive, un’insalata reinterpretata in chiave dolce con cake all’olio, finocchi canditi, crema pasticcera, crema inglese e olio evo.
Sustanza – Napoli – Chef Marco Ambrosino
Al Sustànza, Marco Ambrosino porta in tavola la Calamarata, con quattro salse: pomodoro di mare, salmoriglio di erbe mediterranee bruciate, maionese al dragoncello e composta di arance e olive, raccontando l’incontro tra tradizione italiana e Mediterraneo.
Faiella Pastry Chef – San Marzano sul Sarno (SA) – Vincenzo Faiella
Vincenzo Faiella, maestro pasticcere e membro dell’Accademia Maestri del Lievito Madre, realizza il Panettone classico, lavorato con lievito madre per 36 ore, con alveolatura perfetta, soffice e aromatico, espressione massima della lievitazione artigianale.
A cura di Nora Taylor
Leggi anche: Giovani studenti, una giornata speciale con i Carabinieri
Seguici su Facebook e Instagram!

