Il 9 ottobre 2025, nell’ambito della quinta edizione del Barcolana Sea Summit, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato un convegno dal titolo “Foreste urbane e benessere dei cittadini: Il modello One Health Concept”. L’evento si è svolto al Generali Convention Center di Trieste e ha coinvolto circa 350 studenti delle scuole superiori del capoluogo giuliano, offrendo loro un’opportunità unica di approfondire la relazione tra salute umana, animale e ambientale. L’iniziativa ha puntato a stimolare nei giovani la consapevolezza dell’importanza di azioni concrete per il futuro sostenibile del pianeta.
Il modello One Health: salute integrata e sostenibilità
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Il modello One Health rappresenta un approccio innovativo che mira a ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi. Questo concetto ha ricevuto il riconoscimento ufficiale del Ministero della Salute italiano, della Commissione Europea e di numerose organizzazioni internazionali, come strategia ideale per garantire la salute globale. I relatori hanno spiegato agli studenti che il modello One Health affronta i determinanti che emergono dall’interconnessione tra salute umana, animale e ambiente, sottolineando che la protezione del territorio e della biodiversità si riflette direttamente sul benessere delle comunità più vulnerabili.
Durante il convegno, gli esperti hanno illustrato come la gestione sostenibile delle risorse naturali e la tutela della biodiversità contribuiscano a prevenire malattie emergenti, migliorare la qualità della vita urbana e rafforzare la resilienza degli ecosistemi. In particolare, gli interventi hanno sottolineato l’importanza di promuovere pratiche ecologiche anche nelle aree urbane, come la creazione di foreste urbane e spazi verdi accessibili, capaci di migliorare la salute fisica e mentale dei cittadini.
Esperti in dialogo con i giovani
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Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esperti. Stefano De Carli, presidente della FADOI – Friuli Venezia Giulia, ha illustrato il modello One Health, spiegando come l’approccio integrato possa affrontare le sfide sanitarie globali. Tommaso Sitzia, dell’Università degli Studi di Padova, ha parlato delle foreste urbane e del loro ruolo nel miglioramento della qualità della vita nelle città. Marco Mencagli, scrittore e divulgatore scientifico, ha approfondito il tema del “forest bathing” e dei benefici delle foreste urbane per la salute mentale. Infine, il Colonnello Vincenzo Andriani, comandante del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Peri, ha spiegato il ruolo delle forze armate nella protezione della biodiversità e nella gestione sostenibile delle risorse naturali.
La moderazione dell’incontro è stata affidata a Francesco De Filippo, responsabile dell’agenzia ANSA per il Friuli Venezia Giulia, che ha facilitato il dialogo tra i relatori e gli studenti, stimolando domande e riflessioni su come la scienza e le istituzioni possano collaborare per la salute del pianeta.
L’Arma dei Carabinieri al servizio dell’ambiente
Durante l’evento, il Colonnello Vincenzo Andriani ha ricordato il ruolo attivo dell’Arma dei Carabinieri nella tutela dell’ambiente, sottolineando l’importanza di coordinare azioni tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini per garantire un futuro sostenibile. Ha spiegato come le attività delle forze armate, come il monitoraggio della biodiversità e la gestione delle risorse naturali, siano strumenti concreti per preservare gli ecosistemi e prevenire rischi sanitari.
L’incontro ha anche messo in luce come le politiche ambientali e l’educazione siano strumenti indispensabili per creare cittadini consapevoli, pronti a partecipare attivamente alla tutela del territorio.
Educazione e responsabilità delle nuove generazioni
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Pierpaolo Roberti, assessore regionale alla Sicurezza, ha partecipato al convegno sottolineando l’importanza dell’educazione ambientale: “La cura del territorio è sinonimo di ricchezza per il futuro e per la nostra comunità”. Roberti ha ribadito che la protezione dell’ambiente non solo salvaguarda la biodiversità, ma favorisce anche lo sviluppo economico locale e il benessere collettivo. Gli studenti hanno ricevuto un messaggio chiaro: diventare protagonisti della sostenibilità significa agire concretamente per migliorare la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi.
L’evento al Barcolana Sea Summit ha trasformato il convegno in un’esperienza pratica, mostrando come la scienza, le istituzioni e le nuove generazioni possano collaborare per affrontare le sfide globali. Gli studenti hanno potuto osservare in prima persona come il modello One Health connetta conoscenze scientifiche, tutela ambientale e partecipazione civica, creando una prospettiva concreta per un futuro più sano e sostenibile.
A cura di Nora Taylor
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