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L’arte visionaria di Maraniello invade Torino

Omaggio dei Musei Reali a Giuseppe Maraniello

Da Nora Taylor
giuseppe maraniello ph press andrea guermani 3
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Dal 30 maggio al 16 settembre 2025, i Musei Reali di Torino celebrano l’opera di Giuseppe Maraniello — artista nato a Napoli nel 1945 — con una coinvolgente esposizione che si sviluppa tra Piazzetta Reale, Giardini Reali e il primo piano della Galleria Sabauda. Il progetto espositivo propone un percorso immersivo attraverso l’universo simbolico e immaginifico dell’autore, divenuto figura di spicco nell’ambito dell’arte italiana degli ultimi decenni.

La mostra nasce da un’iniziativa dei Musei Reali Torino, si realizza in collaborazione con Nicola Loi – Studio Copernico e porta la firma curatoriale di Francesco Tedeschi. L’allestimento presenta 14 opere scultoree e ambientali che dialogano con i suggestivi spazi monumentali. Le opere interagiscono con l’architettura e il paesaggio, creando un ponte tra passato e presente.

Il significato profondo di Asa Nisi Masa

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giuseppe maraniello ph press andrea guermani

Il titolo “Asa Nisi Masa” va ben oltre una semplice evocazione: si rivela una chiave di accesso all’universo simbolico, stratificato e immaginifico di Giuseppe Maraniello. Le sue sculture, collocate tra Piazzetta Reale, Giardini Reali e Galleria Sabauda, disegnano un itinerario che attraversa la memoria, il mito e la materia, mantenendo sempre l’equilibrio tra forma e mistero. Le figure enigmatiche, i materiali riciclati, le strutture sospese nel tempo: tutto parla una lingua che non cerca traduzione, ma si rivela attraverso l’esperienza visiva, offrendo uno spazio da oltrepassare.

Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali di Torino, afferma: “Con questa mostra, i Musei Reali di Torino riaffermano il loro impegno nell’accogliere l’arte contemporanea, sostenendo un’idea di museo come spazio aperto alla sperimentazione, dove le espressioni attuali si misurano con la storia e ne traggono alimento. Ringrazio Giuseppe Maraniello per aver affrontato con entusiasmo questa sfida, Francesco Tedeschi per la cura dell’intero progetto e Studio Copernico per aver condiviso una visione in cui rigore, libertà e poesia si fondono.”

Figure mitiche e immaginari sospesi

Le sculture di Giuseppe Maraniello, evolutesi nel tempo attraverso l’unione di tele, materiali di recupero e strutture in bronzo e ferro, esplorano soluzioni diverse, sia murali che ambientali. Le opere assumono forme sorprendenti nei contesti architettonici e naturalistici che le ospitano.

A Piazzetta Reale e nei Giardini Reali, le sue sculture monumentali creano situazioni di forte impatto visivo. Si incontrano demoni, come il diavolo alato che ricorda le sculture del Cimitero Monumentale di Pisa, centauri in lotta come simbolo della battaglia interiore dell’uomo, funamboli, ermafroditi, alambicchi, otri, borracce che richiamano le visioni pittoriche di Hieronymus Bosch. Spicca il Nido, una struttura fragile e intricata di “rami” derivati da colate di fusione, che accoglie sogni e visioni, diventando un rifugio per l’immaginazione.

Lo sguardo critico di Sandro Parmiggiani

Sandro Parmiggiani, nel catalogo della mostra, scrive: “Chi osserva queste opere sente nascere il desiderio di esplorare, anche solo in parte, il mistero che le genera. Seguendo le associazioni interiori che l’artista ha intuito, si tenta di penetrare alcuni dei significati profondi ancora celati.”

Il viaggio continua in Galleria Sabauda

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giuseppe maraniello ph press andrea guermani

Il percorso prosegue al primo piano della Galleria Sabauda, dove si trovano tre importanti opere: la scultura Il gatto dorme rotondo (2009), in marmo statuario e oro a foglia su bronzo, e i due mosaici con inserti in bronzo e ferro, Tueio (2005) e L’occhio di Narciso (2009).

Il titolo dell’esposizione, Asa Nisi Masa, riprende la formula “magica” pronunciata da Marcello Mastroianni in Otto e mezzo di Federico Fellini. Questo mantra enigmatico per Giuseppe Maraniello diventa il simbolo stesso del mistero creativo da cui nascono le sue forme.

Catalogo tra dialoghi e approfondimenti

La mostra è accompagnata da un volume pubblicato da Edizioni Polistampa, curato da Francesco Tedeschi. Il catalogo comprende le riproduzioni di tutte le opere esposte a Piazzetta Reale, Giardini Reali e Galleria Sabauda, un’inedita conversazione tra Giuseppe Maraniello e Sandro Parmiggiani, l’analisi di Michele Giuliano Cipolla e un approfondimento dedicato ai Giardini Reali, con particolare attenzione ai restauri del Giardino di Levante, redatto dall’architetto Stefania Dassi dei Musei Reali.

A cura di Nora Taylor
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