Al Pitti Uomo di Firenze, uno degli eventi di punta del fashion internazionale, l’attenzione si sposta dalle passerelle al pianeta. Il protagonista di questa rivoluzione ecologica è ID.EIGHT, giovane brand toscano che ha lanciato una collezione di sneakers realizzate con scarti dell’industria alimentare. L’obiettivo è chiaro: combattere lo spreco e promuovere una moda più responsabile.
Giuliana Borzillo, designer italiana, e Dong Seon Lee, stilista sud-coreano, hanno fondato ID.EIGHT nel 2019. Il loro progetto nasce da una missione precisa: coniugare stile e sostenibilità. Le nuove sneakers raccontano questa visione. I due creatori trasformano scarti di mele, uva, grano e mais in materiali tecnici, resistenti e al tempo stesso leggeri, adatti alla produzione di calzature dal design contemporaneo.
Ogni passo racconta un gesto etico
Le scarpe presentate a Pitti Uomo non si limitano a rispettare l’ambiente: educano e sensibilizzano. Camminare con queste sneakers significa portare con sé un messaggio chiaro contro il consumo eccessivo e lo spreco alimentare. Ogni dettaglio, dalle cuciture agli inserti, utilizza materiali innovativi, certificati e vegani. Il packaging segue la stessa logica, ricorrendo a imballaggi riciclati e riciclabili.
La moda cambia pelle, e sceglie quella vegetale
Il successo di ID.EIGHT si inserisce in una tendenza in crescita: la moda circolare. Sempre più brand propongono capi e accessori realizzati con materiali alternativi, riducendo l’impatto sull’ambiente. Pitti Uomo 2025 conferma questa inversione di rotta, aprendo spazio a realtà che puntano su trasparenza, tracciabilità e innovazione etica. Le sneakers di ID.EIGHT non rappresentano solo un prodotto, ma un’idea concreta di futuro.
Il messaggio lanciato da Firenze risuona chiaro: la sostenibilità non è più una scelta, ma una necessità. Brand come ID.EIGHT dimostrano che è possibile coniugare estetica e responsabilità. Le loro sneakers rappresentano un modello virtuoso per tutta l’industria, capace di coniugare design, qualità e valori ambientali.
La moda, se lo vuole, può davvero cambiare il mondo – un passo alla volta.
A cura di Nora Taylor
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